Biografia essenziale

Riferita solo ai ragguagli ufficiali riguardanti l’iter delle mostre, degli scritti e dei personaggi attinenti all’arte.

Genzano di Lucania (Potenza) 26.01.1933 – Cremona 15.05.2010.

Egli ha privilegiato l’arte a livello totale in: musica, poesia,  pittura, scultura, incisione, grafica, design, scenografia, saggistica.

Dall’età di cinque anni compie studi musicali quindi, studi medi, ginnasiali e classici a Potenza tra i gesuiti. Dà concerti d’organo e pianoforte. Di formazione laica, instaura legami con Carlo Levi, Rocco Scotellaro, Vito Riviello, Orazio Gavioli, Lucio Tufano e riunisce il meglio dell’ intellighenzia lucana di allora proponendo un inedito ed importante centro di dibattito politico e culturale.

Per le prime libere elezioni disegna grandi murales in piazza Sedile a Potenza e redige saggi sull’analfabetismo in Lucania, insieme a Carlo Levi. Primi tentativi di teatro nuovo con Orazio Gavioli.

Prima mostra d’arte figurativa al liceo classico del capoluogo lucano.

Scrive un volume a quattro mani con Vito Riviello sulla nuova estetica (1950).

Primo viaggio a Parigi per incontrare Sartre ed il suo entourage francese degli anni cinquanta.

Più tardi, nel ‘64 e sempre a Parigi, conoscerà Borges che gli dedicherà una poesia.

Del 1959 è la pala d’altare per la cappella cimiteriale di famiglia.

Lasciati gli antichi amici, inizia a diciannove anni il lungo viaggio verso il nord: si trasferisce a Cremona per lavoro. Si lega a Crippa, Fontana, Kodra, Buzzati, Vittorini, Roversi.. Per reazione a certi modi e mode d’arte si dedica per motivi di lavoro soprattutto all’architettura, al design, alla pubblicità e scenografie.

Tra i lavori degli anni ’60, la commissione per gli interni dell’hotel “due Foscari” di Busseto; gli interni totali del cinema Vittoria di Crema. Alcuni progetti, come la villa Kesten a Ginevra, sono considerati esempi ante litteram di bioarchitettura.

Vince il secondo premio internazionale per le vetrate d’una chiesa a Firenze (1963). Partecipa a concorsi e premi su solo invito.

A Cremona, mostra personale con interventi di Elda Fezzi (1965).

A Roma, mostra personale di pittura e scultura con catalogo titolato dai curatori ”Pittura sovvertitrice, Pittura dell’inconscio”, con testi di Fiammetta Selva, Vito Riviello, Ernst Zeisler, Sebastiano Carta con una poesia dedicata (1968).

A Matera, personale alla “Scaletta” con presentazione di Franco Palumbo (1970).

A Milano, personale all’Eidac con interventi di Vittoria Palazzo e Carlesi.

In un’asta di maestri contemporanei a Milano, viene per la prima volta quotato a livello internazionale (1970)

È invitato a Palermo dove allestisce una mostra personale di pittura e scultura alla “Trinacria” (1972). Il catalogo è di Ugo Moretti con testi dello stesso, mentre alla vernice interviene con una prolusione Leonardo Sciascia. Testi critici sui maggiori quotidiani, reti TV-Rai3.

Nella primavera del ’73 è chiamato a dirigere “Trinacria” dove allestisce, tra le altre, un’importante antologica al suo amico Tot. Segue poi quest’ultimo, titolare di seminari di scultura in campus universitari, durante un iter americano. Visita a New York i più importanti studi di artisti americani (Robert Kleinman, N.Y. “Tormentingly poetic”, 1974)

Viene pubblicata sull’enciclopedia Unedi una scheda con intervento di Maurizio Aschelter “The auricular transfiguration”.

Nel ’73 si trasferisce in Versilia ove fonda la Galleria “Contrarte”; la vernice è con i più grandi astrattisti italiani.

Mostra personale alla “Contrarte” e recensione su “La Nazione” di Corrado Marsan.

La rivista “Arte 2000” gli dedica un editoriale di due pagine con testi di Enrico Buda. Lo stesso autore gli dedica la copertina della sua rivista veneziana d’arte “La Vernice”.

Nel ’74 è ad Amsterdam per una mostra di progetti di architettura e design industriale.

Nel ’74, ancora, ottiene su invito, su 300 concorrenti, il primo premio assoluto di pittura “Oscar d’oro” in Versilia. Interventi di Magone, Falossi, Gentile, Del Bono, Grotti, Dall’Acqua e recensioni sui maggiori quotidiani e riviste d’arte.

È invitato a numerose mostre nelle maggiori città europee.

Nel 1977 è a Parigi.

Nel 1978, al Festival dei Due Mondi a Spoleto con una personale ed una cartella serigrafica intitolata “Alti e bassi degli astri”, che viene più tardi pubblicata dal “Labirinto” di Roma.

Ottiene la direzione di una serie, per una televisione privata, su “L’altra scienza”.

Nel 1978, mostra personale al “Centro Morandi” di Roma.

1978-1980, viaggi nel nord Europa.

Viene scelto da una delle maggiori art manager mondiali per una serie di personali e lancio internazionale a Parigi, Ginevra, Londra, ottenendo, per l’occasione, l’approvazione di C. G. Argan che aveva visionato le sue opere. Ma si allontana dal circuito dell’arte per seguire studi di altre discipline.

Ha, nel frattempo, acute dissonanze con molta critica imperante per il “modus” di gestire, da parte di quest’ultima, le istanze dell’arte degli anni ’70-’80.

Art director per riviste quali “Publisher’s Leadership Division”, per le quali scrive anche una serie di articoli sull’intelligenza artificiale ed una seconda serie su “L’altra Dimensione”.

1979, mostra personale a Monaco.

1982, retrospettiva a Palazzo Renzi in Roma.

Gli viene conferito nel 1983 il “Golden Art” ed un cortometraggio sull’artista si sofferma sugli incontri internazionali a Roma e Los Angeles (1985).

1986, retrospettiva al centro culturale della Banca d’Italia di Roma.

1987, è chiamato ad affrescare la “Cappella di Capodacqua” di Genzano di Lucania, la sua città natale.

1992, personale a Taranto con intervento filmato su testi di Battino per la TMC.

1993, illustrazione de “il passaggio della TV” per i tipi dell’ ”Elitra” di Reggio Emilia.

Mostre personali nell’estate del ’94 ad East Hampton, Manhattan e a San Francisco.

Dal ’95 è redattore e art director della rivista di letteratura “Poiesis”.

Dante Maffia gli dedica un saggio retrospettivo (agosto 1995).

Giorgio Linguaglossa presenta le poesie di Giuseppe Pedota nel numero sette di “Poiesis” (settembre ’95); nel medesimo numero Pedota firma il “Manifesto della Nuova Poesia Metafisica”.

1996, pubblica il poema “Equazione dell’infinito” per i tipi “Scettro del Re” – Roma.

Nel 1998 è invitato per un’antologica di pittura e scultura nel suo paese natale, Genzano di Lucania. Per l’occasione pubblica la monografia “Sideralia”.

1999, pubblica il poema “Einstein, i vincoli dello spazio” con prefazione di Luigi Reina.

2002, tre saggi di Giorgio Linguaglossa nel suo volume “Appunti critici” sulla Poesia del 900.

Nel volume di Dante Maffia “Poeti italiani verso il nuovo millennio”, sul 900, chiude il secolo con il saggio dell’autore su “L’equazione dell’infinito” di Giuseppe Pedota.

Inediti di “Lucania Lucis” su Poiesis n. 22-24 aprile 2002.

2004, la rivista Poiesis gli dedica un numero speciale con la summa delle poesie titolata “Acronico”. L’introduzione è di Luigi Reina, con interventi di Ligotti, Linguaglossa, Maffia e un lungo saggio di Domenico Alvino.

2005, è invitato per una mostra al centro “Don Uva” di Potenza e vuole uno spazio per esporre anche opere di disabili.

2006, nel marzo espone dipinti, sculture, grafiche a “La Scaletta” di Matera.

È invitato con un’opera ad un’esposizione permanente di “Ambientarte” a Potenza.

2007, in settembre esposizione retrospettiva dal titolo “Acronico” al Museo Provinciale di Potenza, patrocinata dalla provincia di Potenza, organizzazione della Fondazione D’ARS di Milano, a cura di Cristina Trivellin.

2009, a giugno esposizione a Roma presso la Domus Talenti;

in agosto è invitato ad esporre a Banzi (PZ) - Borgo Badiale – Abbazia di S.Maria, Palazzo Grande.

L’autore si è sempre rifiutato di seguire un iter ortodosso di pittore e scultore; ha avuto bisogno di lunghi silenzi e pause di lavoro per dedicarsi allo studio di altre discipline. Le sue mostre sono state quindi saltuarie e non metodiche.

È collezionato, pubblicato e recensito a livello internazionale.